lunedì 18 ottobre 2010

Incontro a Bruxelles con la scrittrice italiana Annalisa Bari - 21/10/2010 ore 18 @ ESpace Banca MontePaschi Belgio


INVITO

Incontro a Bruxelles con la scrittrice italiana Annalisa Bari

Giovedì 21 ottobre - ore 18.00 Espace Banca Monte Paschi Belgio, in Avenue d’Auderghem, 22/28


La prima è una storia di “mercanti e pellegrini, vescovi e predicatori in odor di eresia, furfanti e principi che si incontrano e scontrano per le strade di un’Europa del ‘400 in gran fermento. Di due gemelli che si scambiano l’identità, di un passaggio segreto in un castello…”. La seconda è la storia di un gruppo di ballerine di avanspettacolo in giro per l’Italia degli anni Cinquanta e di una bambina, Elena, che per una serie di circostanze si trova a dover seguire la prima ballerina, sua zia Giorgia, unica parente rimastale.
Due storie diverse che si sviluppano in due epoche diverse. Eppure in entrambe Annalisa Bari, autrice dell’una e dell’altra, racconta storia e avventure, ambienti e atmosfere lontane e scomparse, attraverso gli occhi e i sentimenti dei suoi personaggi, affiancando una rigorosa ricerca storica (nel primo caso) alla memoria di un dopoguerra fatto di piccole cose, povertà e odori, vagoni di ultima classe, teatri di periferia, sogni e amarezze.
Le due storie, racchiuse nei romanzi “I mercanti dell’anima” e “Séparé” (editi rispettivamente da Giulio Perrone di Roma e Giuseppe Laterza di Bari), giovedì 21 ottobre a partire dalle ore 18.00 saranno protagoniste di un incontro che Annalisa Bari terrà a Bruxelles presso l’Espace Banca Monte Paschi Belgio, in Avenue d’Auderghem, 22/28. Una serata culturale organizzata dallo stesso istituto di credito e che vedrà la partecipazione, accanto all’autrice, anche del giornalista Lorenzo Robustelli, corrispondente italiano da Bruxelles.
L’incontro è aperto alla partecipazione di quanti vorranno essere graditi ospiti.


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Annalisa Bari Nata a Lecce, nel Salento, ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Superiori. Oggi è pubblicista di saggi letterari e storici su periodici locali. Per le edizioni Del Grifo ha pubblicato: Non c’erano le mimose, 2001; Diamanti e ciliegie, 2003, secondo classificato nel premio letterario “Fiordibarocco 2007”; Il quarto sacramento, 2005. Per Giulio Perrone Editore: I mercanti dell’anima, 2008. Per le edizioni Giuseppe Laterza: Séparé, 2009. Ha collaborato con il Nuovo Quotidiano di Puglia con una serie di racconti. Il romanzo Diamanti e ciliegie è stato inserito tra i testi oggetto di studio nel convegno “Salento da leggere, proposte di lettura ed esperienze didattiche tra ‘600 e ‘900”, tenutosi a Lecce presso l’Università del Salento (dipartimento di Filologia, Linguistica e Letteratura) il 19 e 20 aprile 2007. Tutti e cinque i libri di Annalisa Bari, già da diversi anni vengono proposti nelle scuole, medie e superiori, come oggetto di laboratorio di lettura e scrittura. Con Séparé il 15 maggio 2010 ha partecipato alla trasmissione Uno Mattina in onda sulla rete televisiva Rai Uno.
E-mail lysabari@alice.it – sito internet www.annalisabari.it .
I mercanti dell’anima Thomas, giovanissimo seguace di Jan Hus, parte per Costanza dove il suo maestro si è recato per difendersi dall’accusa di eresia, e non fa più ritorno. Sulle sue orme, un anno dopo, si muove il gemello Ladislav per cercarlo. Questo l’inizio di un’avventura che si snoda attraverso tutto l’arco del 1400 sui principali teatri della storia europea, in un’Europa quattrocentesca con i suoi usi e costumi, i mercati, le botteghe artigiane, i riti religiosi, le giostre, le cacce, i banchetti, l’edificazione di cattedrali e palazzi, i traffici terrestri e marittimi, le esecuzioni capitali, le relazioni diplomatiche, i templi della cultura, i luoghi dell’arte, la vita nella corte, nelle dimore comuni, nei monasteri, sulle strade dei mercanti, tra le milizie mercenarie. Ogni aspetto è frutto di rigorose ricerche e accurata precisione storica, per narrare l’evoluzione di una civiltà tra Medioevo e Rinascimento. Dal rogo di Jan Huss, al vento che soffia sulle caravelle di Colombo, il cammino dell’uomo dall’immobilismo di Aristotele al possibile di Platone che filtra e permea lentamente le coscienze per condurle verso la libertà.
Séparé Vagoni di terza classe e stazioni di paesotti proletari, luride pensioni e squallidi cinema di periferia sono i retroscena di spettacolini pretenziosi dove luci e musica, piume e lustrini regalano quarantacinque minuti di evasione a molti che hanno ancora nell’anima le cicatrici della guerra, che faticano a trovare la loro porzione di benessere. E mentre l’Italia si risolleva ricostruendo e rinnovando, e il mondo dello spettacolo si apre a nuove forme, l’Avanspettacolo inizia la sua rapida e inesorabile agonia, tra le illusioni svaporate nella luce bianca del televisore. I nuovi divi e la nuova cinematografia, le rassegne canore, di bellezza, di moda, i rotocalchi, la pubblicità, la politica e lo sport, le auto e gli elettrodomestici: è un’intera nazione che si evolve sotto gli occhi opachi di chi non vuole accettare il cambiamento dei costumi, e quelli vivaci di chi prende la rincorsa verso il futuro. Giorgia e le sue compagne, tra l’aspirazione al successo e la voglia di famiglia, tra avventure fugaci e speranza di un grande amore, sono le ultime donnine di spettacolo additate ed emarginate dai benpensanti, oggetto di effimero piacere, non degne di rispetto e di giustizia. Il racconto leggero e lucido di Elena, filtra la memoria nebbiosa e selettiva dell’infanzia, rimane il distillato dei profumi, quelli stessi che nella passerella finale facevano sognare i giovani dei primi anni Cinquanta.

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