giovedì 12 marzo 2009

Librangolo - Un regalo

Buon compleanno a tutti coloro che festeggiano il loro anniversario, anche se non lo diciamo ogni serata.

I libri ci donano tanti regali. Leggere è come vivere tante vite quante le storie ci coinvolgono; è come guardare la vista da tante cime di montagna, paesaggi diversi ma sempre umani, a volte bellissimi, spesso sofferti.


Ed ecco il regalino di Librangolo, una citazione dalla strepitosa Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams (contesto: una balena ed un vaso di petunie si materializzano nello spazio a 200 miglia di altezza e, ovviamente, cominciano a cadere):

"[...] Qui di seguito riportiamo i suoi pensieri dal momento in cui la sua vita cominciò fino al momento in cui finì.

- Ah...! Cosa succede?
- Ehm, scusate, chi sono?
- Ehi?

- Perché sono qui? Qual è lo scopo della mia vita?
- Cosa intendo dire con "chi sono"?
- Calmati ora, controllati...oh! questa è una sensazione interessante... cos'è? E' una specie di... di formicolio nel... be', immagino sia meglio dare dei nomi alle cose, se voglio fare progressi in quello che chiamerò mondo... Allora dirò che il formicolio è nello stomaco.
- Bene. Ohhh, si sta facendo molto forte. E, ehi, cos'è questo fischio che mi passa accanto a quella che chiamerò subito testa? Lo chiamerò... lo chiamerò vento! Che sia un nome adatto? Ma sì, per il momento può andare, poi gli troverò un nome migliore quando capirò a cosa serve. Dev'essere molto importante, questo vento, perché mi pare che ce ne sia un casino, qua. Ehi! Cos'è questa? Questa... la chiamerò coda, sì, coda. Ehi! La posso agitare in qua e in là! Wow! Wow! Che bello! Non mi pare che si ottenga granché agitandola, ma scoprirò poi a cosa serve.
- Dunque... a questo punto sono riuscita a farmi una rappresentazione coerente delle cose, o no?
- No.
- Non importa, in fondo è eccitante dover scoprire tante cose, non vedo l'ora di scoprire altre cose, ah! sono stordita dalla voglia di scoprire...
- O dal vento?
- Ce n'è davvero moltissimo di vento, vero?
- E wow! Ehi! Cos'è quella cosa che mi viene incontro a tutta velocità? E' così grande, uniforme, rotondeggiante che ha bisogno di un bel nome sonante come... come... come terra! Si! Che bel nome terra!

E il resto, dopo una botta tremenda, fu silenzio.

Curiosamente, l'unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu: "Oh no, non un'altra volta!". Molte persone hanno considerato che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell'Universo di quante non ne sappiamo attualmente."



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