mercoledì 28 ottobre 2009

Librangolo: Giornalisti scrittori

edizione unghereseAbbiamo evocato Se il Sole muore di Oriana Fallaci, sul suo personale viaggio fra passato e futuro nell'era spaziale attraverso questo suo libro di incontri. Abbiamo ricordato specialmente il suo incontro con Ray Bradbury, ma anche la scena da fantascenza della sua passeggiata per le strade di una grande città americana, sospetta, perché si gira in macchina, non a piedi.

Abbiamo menzionato un altro libro suo forte, Un uomo, sulla lotta di Alekos Panagoulis per la libertà della Grecia, ma anche della loro tempestosa relazione amorosa.

Abbiamo poi evocato Tiziano Terzani e il suo richiamo per la pace attraverso Lettere contro la guerra. Abbbiamo anche parlato del suo libro Un indovino mi disse, un misto fra il resoconto di un anno da inviato, ma anche degli incontri con indovini lungo la strada.

Non dimentichiamo che Stig Larsson era anche lui giornalista: è forse per questo che gli immagini del libro non ci lasciano, perché sentiamo che dietro le sue storie si nasconde verità ed esperienza.

Buona lettura!

venerdì 23 ottobre 2009

Brussellando del 20 ottobre 2009


Ospite della serata Elvira Lanza, scrittrice ed artista italiana attiva a Bruxelles, che ha presentato il suo ultimo romanzo "Una voce spezzata".
A seguire un'angolo del libro dedicato ai premi nobel per la letteratura.
[Buon ascolto]

Brussellando del 13 ottobre 2009


...Bruxelles, Brussel, Brussels...
Brussellando dedica un grandissimo spazio alla ricchissima agenda culturale di metà ottobre.

mercoledì 21 ottobre 2009

Librangolo: il premio Nobel

Quest'anno ha vinto Herta Müller, scrittrice tedesca originaria della Romania, per essere più precisi, della Transilvania. Dopo aver superato la mia commozione per la somiglianza degli nostri origini, ho promesso di tornare su di lei in una puntata futura, quando avremmo già letto i suoi scritti.

Abbiamo menzionato altri nomi illustri, vincitori di premi Nobel che hanno creato libri che conservano il loro valore nel tempo: John Steinbeck (ma soggettivamente piuttosto per La valle dell'Eden), Márquez, vero cantante mistico della sua terra (ma non solo per Cent'anni di solitudine), brevemente Orhan Pamuk, Doris Lessing e Imre Kertész (per il suo Essere senza destino).

Buona lettura!

mercoledì 14 ottobre 2009

Librangolo: delizie letterarie

Con l'arrivo del freddo un pò di letteratura culinaria potrebbe riscaldare i sensi.
Abbiamo menzionato l'amore del Commissario Montalbano per il cibo squisito; abbiamo citato Joanne Harris e la sua trilogia culinaria, specialmente Chocolat e Cinque quarti d'arancia, con la sua Framboise avvolta in una tragedia ma abilissima in cucina.

Abbiamo menzionato il legame mistico di Tita con la cucina e il cibo (Come acqua per il cioccolato di Laura Esquivel).

Poi abbiamo passato ai libri di cucina veri e propri, tanti di quali godono di successo per il loro personale. Un mio speciale preferito è Vegetable bible di Sophie Grigson, con i dettagli sulla provvenienza delle verdure e con le sue ricette che a volte sembrano dei racconti. Ma non abbiamo nemmeno dimenticato Pellegrino Artusi...

Potete leggere un paio di citazioni cliccando qua sotto.


Joanne Harris, per esempio, descrive i passi per preparare un liquore di ciliegie concludendo che "nel giro di tre anni l'alcol dissangua le ciliegie fino a diventare bianche, mentre il liquore diventa color rosso profondo, penetra fino al nocciolo e alla piccola mandorla nel suo interno, diventando pungente, evocativo del profumo di autunni passati." Poi ci consiglia di giocare con il nocciolo nella bocca "come con una perla da rosario. Cercate di ricordare il tempo della sua maturazione, quell'estate, quell'autunno caldo, quella volta quando il pozzo si era seccato, la volta in cui avevamo dei vespai, un tempo passato, perduto, e ritrovato nel pezzo duro dentro il cuore del frutto..."

L'incipit di Come acqua per il cioccolato ci introduce pientamenten nell'atmosfera del libro:

"La cipolla deve essere tritata fine fine. Suggerisco di mettersene un pezzetto in testa, per evitare la fastidiosa lacrimazione che si produce quando la si taglia. Il brutto di piangere tritando la cipolla non è il semplice fatto di piangere, ma è che, quando cominci, poi ti bruciano gli occhi e non smetti più. Non so se sia già capitato anche a voi, ma a me certamente si. Una infinità di volte. La mamma diceva che era perché sono sensibile alla cipolla proprio come Tita, la mia prozia.

Raccontano che Tita era così sensibile che, già quando stava nella pancia della mia bisnonna, quando lei tritava cipolle non smetteva più di piangere; il suo pianto era così forte che Nacha, la cuoca di casa, che era mezzo sorda, lo udiva senza sforzo. Un giorno i singhiozzi furono talmente forti da anticipare il parto. E senza che la mia bisnonna potesse dire bah, Tita venne al mondo prematuramente, sul tavolo della cucina, tra gli odori del minestrone che stava cuocendo, del timo, del lauro, del coriandolo, del latte bollito, dell'aglio, e naturalmente, della cipolla."

domenica 11 ottobre 2009

Brussellando del 6 ottobre 2009


Si riparte!

Dopo una breve parentesi, Brussellando riapre la sua terza edizione con molte novità e soprese per i fedeli ascoltatori e le fedeli ascoltatrici.

Primo e graditissimo ospite, Enrico Marià.

Ritorna ancora più ricco e completo l'angolo del libro di Fiordaliso. Sullo sfondo la ricchissima agenda culturale brussellese.

giovedì 8 ottobre 2009

Librangolo: il Ritorno

Finalmente siamo tornati!


Montalbano, DELibrangolo ha festeggiato l'occasione con il primo angolo giocoso lungo dieci minuti - perché d'ora in poi ci possiamo intrattenere più a lungo!

Abbiamo esplorato alcune letture estive. Ho finalmente cominciato a leggere la trilogia Millennium di Stig Larsson, e dovevo costatare che ha meritato tutti gli elogi e la fama. E' uno dei thriller più intelligenti che abbia mai letto, con uno sfondo ampiamente preparato, con personaggi complessi e interessanti.

Naturalmente ci siamo chiesti il motivo per cui alcuni libri diventano un successo mondiale, relegando la risposta per le edizioni future. Perché anche se capisco perché una ragazza adolescente possa entusiasmarsi per la serie Twilight di Stephenie Mayer, mi sbalordisce il successo di questo libro relativamente debolmente scritto anche tra le trentenni.

Abbiamo finito con elogi per Andrea Cammilleri e il suo Commissario Montalbano, specialmente nei racconti Gli arancini di Montalbano, così dolce-amari, così dolci nella loro umanità, e così intelligenti nei metodi tradizionali del Commissario.